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Scuola: quello che attiene al mondo scolastico, dell’età evolutiva in termini di apprendimento e di comportamento.

Introduce la comparsa dell’attività rappresentativa attraverso attività ben riconoscibili come l’imitazione differita, riproduzione di un modello non simultanea, che evidenzia una conservazione della rappresentazione interna del modello, esiste anche in forma di immagine mentale che è un’imitazione differita e interiorizzata. Altra attività rappresentativa è il gioco simbolic...

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Copre i primi due anni di vita; l’organizzazione interna consiste di schemi di azione pratici, che sono totalità organizzate, anche prendere un oggetto è un’azione sequenziale, fatta da una serie di atti elementari che non hanno senso in sé, è piuttosto l’organizzazione temporale che da significato all’intera sequenza. Gli schemi sono generalizzabili e tendono a coordinarsi nel tempo p...

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Parlando di Piaget troviamo spesso citato il concetto di epistemologia genetica: l’epistemologia è quel settore della filosofia che si occupa della conoscenza, l’aggettivo “genetica” si riferisce all’attenzione posta da Piaget sulla sua genesi e sviluppo. Tale teoria dunque, studia le origini della conoscenza, il suo realizzarsi, le tappe toccate per giungere, da una organizzazio...

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Studiare lo sviluppo cognitivo da un punto di vista psicologico significa individuare strumenti teorici adeguati a descrivere e spiegare lo sviluppo e l’acquisizione di conoscenze e capacità cognitive.

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Dopo una prima fase di tatto passivo si ha il toccare vero e proprio caratterizzato da diversi processi quali: - la percezione stereognosica : il riconoscimento di un oggetto dalla sua forma, senza il supporto della visione, che va a buon fine con i bambini di 4 anni ma con oggetti familiari e migliora con l’aumentare dell’età. - L’esplorazione tattile a occhi chiu...

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L’organizzazione del campo fenomenico segue anche nel bambino le leggi della Gestalt di unificazione formale, con alcune preferenze: la legge di chiusura e pregnanza delle forme sembra prevalere su quella della continuità di direzione. Di fronte a forme con contorno lacunoso o frammentario la capacità di riconoscimento aumenta con l’aumentare dell’età, anche se, una volta addestrati, anc...

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In ambito neonatale assume importanza il cosiddetto tatto passivo, l’essere toccato, al quale il bambino risponde con movimenti degli arti e l’accelerazione del battito cardiaco. Inoltre alla sensibilità cutanea al tatto sono legati tutti quei fenomeni () che generano una risposta motoria corrispondente. A partire dai 4 mesi i lattanti sono capaci di muovere braccio e mano verso...

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Il neonato mostra reazioni differenziali a diversi tipi di odori (acido acetico, alcool feniletilico, anice, assafetida) proprio come avviene nell’adulto, presentando anche il cosiddetto effetto di ripetizione (abitazione progressiva allo stimolo) e l’effetto di ordine della presentazione (influenza di un odore su quello presentato successivamente). E’interessante notare...

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Subito dopo la nascita, nonostante l’immaturità dell’apparato uditivo, il neonato riesce ad avere una risposta a stimoli acustici di una certa intensità: nel caso di un suono di debole intensità ruota gli occhi nella direzione da cui proviene il suono, mentre se questo è molto intenso li ruota nella direzione opposta (questo comportamento dimostra la stretta relazione fra l’apparato acu...

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Il riuscire a percepire il volto umano da parte del neonato ha un’importante funzione sociale, visto che è grazie a questo che si ricevono la maggior parte di informazioni emotive non verbali. I processi implicati sono: - la detezione, ovvero la capacità di individuare le caratteristiche invarianti che definiscono un volto. - La discriminazione che permette di...

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