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Comportamento

Noia e Demotivazione adolescenziale 2.0

L’adolescenza

Durante l’adolescenza il mondo interiore dell’ individuo  vive un vortice di emozioni e sensazioni talvolta contrastanti  ed in costante transizione. Crescere difatti significa prendere il posto dei genitori e questo implica che le figure genitoriali vengano idealmente “uccise” perché l’ adolescente possa subentrare al loro posto. Erikson ci parla di un adolescente che si trova a dover riconsiderare le sue certezze infantili e quello in cui si identificava, per operare una selezione in base ai suoi bisogni e alle sue capacità in modo da poter creare una sua  identità o confusione che gli permetta di trovare uno spazio nel contesto sociale. Riportare la tesi di Erickson in questa era post moderna sembra lineare con quanto esposto. In un momento storico di troppi stimoli paradossalmente si evidenzia una certa noia e demotivazione adolescenziale.
A venirci in supporto c’è  lo studioso Bauman che  rifacendosi a Freud in “Il disagio della civiltà”, in cui veniva definito il compromesso tra il principio del piacere ed il principio di realtà, ritiene che la società moderna abbia ribaltato il rapporto tra libertà e limite, a discapito delle sicurezze.Da qui tutte le paure della civiltà moderna e il disorientamento.I nuovi adolescenti” invece di ritrovarsi rigide regole cui opporsi si trovano con una grande libertà dinanzi, senza mura da abbattere, ma con uno scarso contenimento.I padri e le madri incarnano un nuovo modello di coppia genitoriale, piuttosto che acquisire valori intergenerazionali ed imitare i modelli dei propri genitori, imparano il “mestiere” riconoscendo il proprio figlio come “portatore” di bisogni e desideri.

Mancanza di stimoli

Gli adolescenti che vivono la noia per mancanza di stimoli sono davvero tanti e sono accomunati da stesse sensazioni e caratteristiche. Un senso di vuoto, di incompletezza, di monotonia rappresenta lo stato apatico di alcuni ragazzi in età adolescenziale che vedono il tempo scorrere senza viverlo appieno. Si rischia così di trascorrere pomeriggi o intere giornate a letto o sul divano davanti alla televisione o al pc navigando senza meta. Giorni e giorni uguali con le stesse persone, stessi ambienti, stesse attività, in attesa che accada qualcosa di diverso.
La noia nell’adolescenza è così considerata un reale disagio dal quale si fatica a uscirne, specie se non aiutati e supportati dai propri genitori. Questa sfocia in un senso di solitudine e di abbandono, che porta i ragazzi a cercare vie di fuga alternative, per distrarsi, per rompere gli schemi prefissati.
Riconoscere i precursori della noia, dell’apatia e della demotivazione  sembra importantissimo ed aiuta a non farsi invadere da questi disagi.
Soffermiamoci sulla noia che è
caratterizzata sia da un basso che da un elevato arousal .In alcune situazione è una sfida anche tenere gli occhi aperti mentre in altre essere annoiati può portare a uno stato di nervosa agitazione.

La noia e il tempo

Un altro fattore che può contribuire ad aumentare il senso di noia è la mancanza di ottimizzazione tempo.
Pima di questa emergenza, tutto era ben scandito e organizzato tempo della scuola al mattino, tempo del rientro, tempo dei compiti e delle attività pomeridiane. Ora l’organizzazione del tempo è meno prevedibile poiché quell’occasione di dilatazione temporale ci ha fatto cadere in un tale buco nero che spesso espone a cambiamenti, in cui possono esserci anche grandi spazi vuoti e, appunto, di noia.  Con questo non si vuole intendere che la noia debba essere demonizzata, bandita e vista com pericolosa nella vita degli adolescenti. A volte servono per fermarsi, riconnettersi a sé e pensare ma per fermarsi ci vuole integrità.  A volte dei momenti si stasi o rallentamento sono fisiologici.

La noia e la resilienza

Talvolta la noia è un sintomo descritto da chi soffre di depressione o ansia; in questi casi è importante saper distinguere la componente psichiatrica da quella psicologica.
Infatti, superata la fase acuta, il ripetuto approccio psicologico errato alla vita può far ricadere nella patologia che sia essa ansia o depressione trattata farmacologicamente.
Per questo è di fondamentale importanza affiancare un percorso psicoterapia.
L’obiettivo del qui presente studio è difatti esplorare la relazione tra noia e resilienza negli adolescenti  in particolare ci aspettiamo che un adolescente resiliente sia meno annoiato e demotivato.
Ci proponiamo quindi di analizzare la noia e la resilienza come determinate nella demotivazione.

Il campione

Il nostro campione ha 30 soggetti 20 maschi e 10 femmine frequentanti i primi due anni della scuola secondaria di secondo grado. I soggetti di questo studio sono stati osservati attraverso la tecnica dell’osservazione durante colloqui individuali e gruppali.
L’età media del campione ha 15 anni. Abbiamo conteggiato le risposte ai colloqui individuali e di gruppo in modo che i punteggi più alti fossero indicativi di un basso tono dell’umore.
Nella scelta dei fattori di rischio ci siamo appoggiati sulla letteratura dell’argomento .
Per la costruzione del colloquio semistrutturato bbiamo formulato una serie di quesiti  che riguardavano diverse aree di rischio facendoci aiutare anche dalla esperienza sul campo.

Risultati e Riscussione

La relazione tra noia e resilienza è stata misurata confrontando i punteggi delle due tipologie di colloqui.
La relazione tra le due variabili  è stata misurata utilizzando il coefficiente di correlazione  sintetizzando il rapporto in termini di forza e direzione.
La correlazione è risultata negativa , ovvero maggiore è il livello di resilienza minore è la demotivazione e la noia.  È stata inoltre considerata l’incidenza dell’età e come era previsto non sono emerse correlazioni significative tra le variabili. I punteggi  estratti dall’analisi  sono stati codificati come nuove variabili è si è proceduto ad effettuare una regressione multipla. La matrice di regressione sembra confermare la nostra ipotesi  in particolare è emerso che maggiore è la resilienza minore è la noia.

Conclusione Noia e Demotivazione adolescenziale

Questo studio non ha avuto intenzione di dare risposte esaustive ma si è posto l’obiettivo di dare spunti di riflessione, divulgativi e informativi intorno al tema della noia adolescenziale con le sue mille sfaccettature
Come da altri autori sottolineato siamo in presenza di uno studio multicausale che affonda le radici nel contesto e nella storia di ogni adolescente. La capacità di resilienza dipende da molteplici fattori e può essere concettualizzata come funzione complessa e che ha un enorme incidenza sull’evitamento di sentimenti di noia e demotivazione.
La relativa semplicità di analisi dei valori della noia  insieme alla valenza di tale costrutto ne suggeriscono un ulteriore utilizzo  sulle metodologie di prevenzione alla noia e alla de motivazione.

Bibliografia
Craighead, W. E., & Nemeroff, C. B. (2001). The Corsini encyclopedia of psychology and behavioral science. New York: Wiley

Csikszentmihalyi M. (1975). Beyond boredom and anxiety. The Experience of Play in Work and Games. California: Jossey-Bass Inc. Publishers
development, and well-being. American Psychologist 55: 68–78
Wijnand A. P. van Tilburg & Eric R. Igou (2017) Can boredom help? Increased prosocial intentions in response to boredom, Self and Identity, 16:1, 82-96

Wilson T. D, Reinhard D. A., Westgate E. C., Gilbert D. T., Ellerbeck N., Hann C., Brown C. L e Shakedi A. (2014) Just think: The challenges of the disengaged mind. Science 345:6192, 75-77

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Edda Cioffi

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