fbpx

Comportamento

“A naso” mi piaci!

Attrazione sessuale e scelta del partner

Un’analisi tra neurobiologia ed evoluzionismo  

“A naso” mi piaci! 

Cosa vi ha spinto a scegliere quel determinato partner amoroso e a scartare eventuali altri pretendenti? Se provate a pensarci, riuscirete sicuramente a darvi delle spiegazioni razionali eppure, come in tutti i processi decisionali, ci sono sempre degli aspetti di cui non siete perfettamente consci.  L’attrazione sessuale, ad esempio, assume un ruolo rilevante nella scelta del partner, soprattutto nella fase iniziale, andando a determinare quella sensazione “a naso” che vi dice se quella persona vi piace oppure no ed è influenzata da spinte neurobiologiche ed evoluzionistiche, del tutto inconsapevoli.

L’influenza della neurobiologia  

Secondo la scienza, la tendenza naturale ad essere attratti sessualmente da qualcuno sembra essere influenzata, a livello neurobiologico, da particolari molecole odorose: i feromoni o ferormoni. 

Tali molecole, secrete da alcune ghiandole sudoripare, vengono captate inizialmente dal sistema vomero-nasale, che poi invia il segnale ad una zona del cervello, l’ipotalamo. 

Questo passaggio vi spinge, in modo del tutto inconsapevole, a dirigervi verso un individuo il cui odore indica la presenza di un sistema immunitario diverso dal vostro e quindi compatibile: avere dei sistemi immunitari diversi, infatti, permette di generare una prole sana e maggiormente in grado di resistere agli agenti patogeni esterni. Tale spinta evita, tra l’altro, che due individui con sistemi immunitari simili si uniscano e che quindi ci sia una maggiore possibilità di dare origine ad una prole affetta da malformazioni: questo spiega proprio perché non ci si possa unire tra consanguinei. Ciò che influenza l’attrazione sessuale e che determina l’effetto attrazione è dunque l’odore di una persona che negli uomini è determinato dai feromoni maschili come il testosterone, mentre nelle donne dai feromoni femminili come la copulina. 

Questo spiega perché a volte non riuscite proprio a stare accanto ad una persona perché secondo voi puzza (e non perché non si lava), mentre ritenete che l’odore del vostro partner sia il più inebriante al mondo (senza che si sia messo alcuna acqua di colonia): tutta colpa dei feromoni e del vostro sistema immunitario!

A riprova di come il sistema immunitario possa essere un criterio coinvolto nella scelta di un compagno amoroso, seppur in modo inconscio, vi è una ricerca che è stata capitanata da Maria De Graca Bicalho, responsabile del Laboratorio universitario di immunogenetica a Paranà, in Brasile. 

I risultati hanno mostrato come, confrontando coppie reali con coppie formate casualmente, la somiglianza dei sistemi immunitari delle persone appartenenti al primo gruppo era molto bassa, mentre era molto più alta tra le persone del secondo gruppo. 

Due persone con sistemi immunitari diversi dunque, hanno più probabilità di generare una prole sana, ma cosa c’entra la prole con l’attrazione?

L’influenza dell’evoluzionismo

Sicuramente la possibilità di generare figli non è la prima cosa a cui pensate quando siete attratti da qualcuno, anzi all’inizio non ci pensate nemmeno un po’, eppure, a livello evoluzionistico, ha il suo senso. L’uomo, sin dai primordi, manifesta un “bisogno di immortalità” che lo spinge, inconsapevolmente, a voler raggiungere il successo riproduttivo trasmettendo alle generazioni successive le proprie caratteristiche: questa spinta, secondo la teoria darwinista (Darwin, 1871) ha garantito, nel corso dei secoli, l’evoluzione della specie. 

Così, quando vi attrae qualcuno, senza rendervene conto, il vostro ipotalamo, grazie ai feromoni, vi invia un segnale che vi dice che quella persona è giusta per voi e che quindi possiede un sistema immunitario diverso dal vostro, anche quando non siete intenzionati a mettere al mondo dei figli, o la vostra fisicità non lo consente. 

Si può affermare infine che l’attrazione sessuale è quell’aspetto biologico ed evoluzionistico che più di tutti ci avvicina alla parte più primordiale di noi stessi, ricordandoci che, in modo più o meno conscio, ha permesso ai nostri predecessori di garantire la sopravvivenza e l’evoluzione della specie nel corso dei secoli.    

Bibliografia

Darwin, C. (1871). L’origine dell’uomo e la selezione sessuale. Trad.it. Roma: Newton Compton. 

Attili, G. (2004). Attaccamento e amore. Bologna: Il Mulino. 

Attili, G. (2017). Il cervello in amore. Le donne e gli uomini ai tempi delle neuroscienze. Bologna: Il Mulino. 

Parole chiave: attrazione, partner, odore, neurobiologia, evoluzionismo 

Picture of Giusi De Meo

Giusi De Meo

1 Comment

  • Antonella Tozzi

    Reply
    Posted on Mar 02, 2021 at 09:16 am

    Complimenti professoressa per il suo linguaggio chiaro ed esaustivo !

Aggiungi commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.