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Comportamento

Il Turismo Sessuale

Il turismo sessuale di massa nasce alla fine degli anni cinquanta, quando la guerra del Vietnam favorisce la pratica di confortare i soldati americani, stremati e sotto pressione, con la compagnia di giovani ragazze a pagamento: questa abitudine porta alla creazione di veri e propri centri di prostituzione minorile.
Il fenomeno ha sempre più preso piede con la straordinaria espansione dei mezzi di trasporto aereo e del conseguente aumento del numero di turisti, diventando un business che fattura cinque milioni di dollari l’anno e coinvolge milioni di bambini. Sono state addirittura create agenzie di viaggio specializzate che sottopongono ai clienti particolari cataloghi in cui è possibile scegliere i bambini e le prestazioni e concordare il prezzo prima ancora di partire.
I paesi più colpiti dallo sfruttamento sessuale dei minori sono il Brasile, la Thailandia, le Filippine, la Cambogia, il Vietnam, lo Sri Lanka e l’Indonesia, ma è in allarmante crescita anche in Russia, Ungheria, Polonia, Romania ed ex Cecoslovacchia.
Le cause della prostituzione minorile nei Paesi in Via di Sviluppo ( PVS) sono molteplici, tuttavia i fattori determinanti sono la povertà e la disparità sociale; spesso sono le famiglie stesse a vendere i propri figli in cambio di pochi dollari, spinte dalla disperazione e con la speranza di avviarli verso un futuro migliore. Questo orribile commercio avviene con la connivenza delle autorità, degli albergatori, dei gestori di night e dei tassisti. Il perché è presto detto: la prostituzione infantile è uno strumento d’introito di valuta straniera. I governi sanno ma tacciono perché quel denaro serve comunque a ridurre il deficit della bilancia dei pagamenti.
Le conseguenze per questi schiavi del sesso, che già devono subire le privazioni imposte dalla vita di strada, sono disastrose: molti moriranno di Aids e di altre malattie, alcuni si suicideranno, tra i sopravvissuti molti resteranno nel giro della malavita riproducendo ciò che hanno subito sulla loro pelle, coloro che riusciranno a riscattarsi e cambiar vita resteranno comunque segnati.
Nel corso del Congresso mondiale contro lo sfruttamento sessuale dei bambini tenutosi a Stoccolma, sono stati delineati i motivi che spingono il “turista” a recarsi presso uno dei “paradisi del sesso” con lo scopo di avere rapporti sessuali coi bambini:
 I bambini sono deboli e non possono difendersi;
 I bambini provengono da famiglie disgregate in miseria oppure sono stati sottratti alle loro famiglie;
 Poiché viene loro offerto questo “prodotto” alcuni pensano che sia un loro diritto approfittarne;
 Per il gusto della trasgressione: il piacere di uscire dagli schemi e di poter fare impunemente ciò che è vietato nel proprio paese;
 Per ignoranza e superficialità: per un europeo può essere difficile stabilire l’età di un bambino di un’altra razza che gli viene offerto come merce sessuale;
 Enormi interessi economici;
 Il mito del sesso con una vergine aumenti la potenza sessuale;
 La convinzione che i bambini siano esenti da malattie veneree, il che è un grave errore in quanto sono loro che tendono ad infettarsi di più e più rapidamente degli adulti.
E’ difficile sia fare una stima che delineare il profilo del turista, in generale però si tende a distinguere due gruppi di clienti:
– I clienti abituali hanno una definita e chiara preferenza per i minori. Vi rientrano i pedofili interessati esclusivamente a bambini prepuberi. Sono per lo più soggetti impegnati in attività sociali con bambini (insegnanti, assistenti sociali, istruttori sportivi) che sia nel paese in cui vivono che al di fuori ricercano attivamente i bambini per soddisfare i loro bisogni sessuali.
– I clienti occasionali invece, pur avendo sempre represso in patria tale tipo d’attrazione sessuale, arrivano ad abusare di un minore perché per il luogo, le circostanze ed il tempo, tale azione non rappresenta un comportamento particolarmente abietto. Nel loro paese di residenza conducono una vita sessuale che rientra nella norma, ma appena possono sono ben disponibili a lasciarsi attrarre da esperienze inedite.

La maggior parte dei clienti provengono dall’Europa, dall’America, dal Giappone e dall’Australia; l’età media del turista si sta abbassando, andando dai venticinque anni in su. In riferimento al cliente Italiano si tratta per lo più di un uomo di età media, sposato con figli, benestante, con un’istruzione medio-superiore. Ma oggi il cliente italiano è anche il ragazzo di venticinque-trenta anni che si vuol divertire.
Come sostiene O’Grady << Non credete che i turisti siano dei mostri, si tratta di persone apparentemente normali, padri di famiglia, lavatori insospettabili con un buon reddito ed un buon livello di cultura. Molti di loro, da piccoli, hanno subito violenza e sono convinti di fare del bene alle loro vittime: senza i soldi dei clienti i bambini e le loro famiglie morirebbero di fame>>
Hernán Zin, autore del libro-inchiesta “ Il mercato degli innocenti”, si è impegnato in prima persona in un´indagine sul campo che lo ha catapultato nel sordido mondo della prostituzione infantile. A Phnom Penh, capitale della Cambogia, ogni anno transitano circa duecentomila stranieri, un quarto dei quali per turismo sessuale. Nella stragrande maggioranza, sono europei e americani.. Le sue sono pagine di denuncia e di testimonianza, drammatiche e raggelanti, ma popolate di personaggi straordinari: dai ragazzini coraggiosi che hanno accettato di testimoniare nei processi contro i loro sfruttatori, al suo giovane amico cambogiano, Vibol, che ha dedicato la vita alla protezione di queste piccole vittime indifese che come lui hanno subito soprusi.
Nelle vie del centro gli stranieri incontrano i bambini per strada e in cambio di qualcosa da mangiare li portano a casa o in albergo, se non ci vanno per conto proprio, saranno i genitori stessi a portarceli. Un rapporto sessuale viene pagato tra uno e cinque dollari, cifra pari a vari giorni di sostentamento di una famiglia.
La Cambogia è il paese più arretrato della regione: un bambino su due è affetto da malnutrizione e solo un adulto su due sa leggere e scrivere.
Questi bambini hanno una bassa autostima, non solo perché provengono da quartieri poveri ma anche perché sono stati traditi da chi aveva il compito di proteggerli, i genitori, e perché si sono trovati in balia di uomini che si servono di loro come di oggetti.
Alcuni dei pedofili intervistati non si sentono affatto in colpa per ciò che hanno fatto, anzi dicono che << i piccoli subiscono violenze perché, in fondo, a loro piace ed è quello che vogliono…Non è normale nel nostro paese ma qui si, qui i ragazzi sono stradisposti, hanno uno stile di vita diverso, un altro sistema sociale.. Per loro è un mestiere e non si creano certo problemi..>>
Molti bambini di strada sono consapevoli delle vessazioni di cui sono oggetto, ma si sacrificano per i genitori e per i fratelli.
E’ incredibile la forza con cui parlano degli abusi subiti, la tenacia che dimostrano nel superare le difficoltà; ecco cosa dice uno di loro al termine di un processo che vede l’ingiusta assoluzione di un pedofilo francese: << Non c’è giustizia per noi perché siamo poveri. Loro hanno i soldi e fanno quello che vogliono. Ti dicono: ‘Eccoti mille dollari se dici alla polizia che non ti ricordi quello che è successo’ …Le persone non hanno rispetto per i bambini poveri. Ci picchiano, ci insultano, ci toccano soltanto perché viviamo in case di legno, perché non abbiamo da mangiare e giriamo scalzi>>. I bambini conoscono meglio di chiunque altro il perché della situazione.
Purtroppo lo zoccolo duro del turismo sessuale è la corruzione delle autorità che pur essendo a conoscenza dei fatti non fanno niente per intervenire: gli abusi sessuali contro i minori finiranno quando le autorità cambogiane cominceranno ad agire con efficienza e onestà.

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Agnese Fatighenti

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