Nella società moderna saper fare marketing (di un prodotto, di se stessi, di un’azienda) è funzione di una buona comunicazione. Dal punto di vista del marketing aziendale, il fattore “umano” è il capitale migliore ma anche il più problematico da gestire; comprenderlo vuol dire acquisire gli strumenti per risolvere eventuali conflitti interni e stimolarne le potenzialità.
Come afferma Watzlavick, la comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione. In sostanza, la codifica di un messaggio consente di trasmettere, da una parte, informazioni, consigli o richieste, dall’altra, aspettative, emozioni e giudizi sull’interlocutore. Il versante relazionale della comunicazione influenza e determina quello contenutistico, facilitando, ostacolando o persino vanificando la comunicazione.
Mentre sono molto conosciute le tecniche che permettono di comunicare efficacemente un contenuto, poco si sa sull’aspetto relazionale della comunicazione, che peraltro è imprescindibile.
Facendo un paragone con la chimica, comunicare un messaggio senza considerare tale fattore è come cercare di comprendere la natura delle reazioni chimiche considerandone gli effetti e i prodotti e disinteressandosi delle caratteristiche dei composti di partenza. Il risultato è l’impossibilità di stabilire regole e tendenze generali, così come di prevedere la reazione a partire da componenti date. Tornando alla comunicazione umana, soltanto ampliando la conoscenza sull’essere umano (e sulle fonti di variabilità rispetto alle sue caratteristiche generali) si è in grado progettare, realizzare ed eventualmente modificare una modalità comunicativa.
Le dinamiche relazionali, sia che avvengano tra individui, gruppi o organizzazioni, sono scarsamente inquadrabili in metodi, strategie e strumenti. Avere buone relazioni è più un’arte che una tecnica. Eppure, anche le opere artistiche possono essere descritte attraverso le loro componenti tecniche. Ma ci si può fermare a questo livello? E’ possibile diventare un artista attraverso la sola acquisizione della tecnica?
Senz’altro è fondamentale comprendere e spiegare la comunicazione efficace nei suoi aspetti tecnici, ma questo, di per sé, può non mettere in grado i soggetti o le organizzazioni di avere una comunicazione efficace ed adattabile alle diverse esigenze.
L’approccio olistico, inteso come comprensivo dei contributi della psicologia, della sociologia e dell’antropologia, vuole fornire un quadro, il più possibile completo ed esaustivo, sulle principali tendenze cognitive, comportamentali ed emotive dell’essere umano, dalla nascita dell’Uomo ad oggi.
Abbiamo dunque pensato alla rubrica “Marketing e comunicazione” come uno spazio dove inserire gli articoli che riguardano ricerche, dati e comunicazioni utili a comporre il puzzle delle caratteristiche generali e dei fattori di variabilità del comportamento umano.