Per quanto sia evidente che non ha futuro chi non possiede un passato la cui memoria è decisiva per formare l´ identità di ogni individuo, tuttavia è importante capire che, oggi trovandoci nel contesto di un decisivo mutamento delle condizioni di sviluppo globale della più recente storia dell´ uomo, dobbiamo riflettere su come sia divenuto necessario l´ evitare di divenire dipendenti da forme di pensiero ereditate dal passato.
Pertanto la divulgazione e la disseminazione di conoscenze oggigiorno assume il compito di orientare i giovani nel generare conoscenze innovative il cui profilo favorisca una formazione adeguata alla costruzione del loro futuro.
Richard Feynmann premio Nobel per la Fisica (1965) asserì che :”Una più grande conoscenza porta sempre con sé un più profondo e meraviglioso mistero “ ; quindi se nell´ elaborare i profili di divulgazione scientifica non sappiamo cogliere la interazione evolutiva tra “scienza e mistero”, allora l´ azione formativa resta tesa a riprodurre antiquate modalità di pensiero, trasformandosi in un forte condizionamento identitario, che purtroppo rende dissociate dallo sviluppo contemporaneo le capacita di pensare dei giovani.
Infatti le conoscenze quando hanno superato i limiti delle loro validità storica, invece di agire in favore dei una evoluzione flessibile della identità, pongono un limite alle possibilità di sviluppo della creatività e dell´ immaginario scientifico dei giovani e giovanissimi, traducendosi con il passare del tempo in elementi di declino dello sviluppo economico e sociale.
Sin dagli inizi del nuovo millennio ci siamo resi conto che il “modello di sviluppo della produzione di macchine” era entrato in saturazione ed inoltre che l´ inquinamento prodotto dalle macchine ha iniziato a incidere sistematicamente sulla vita del nostro pianeta fino a determinare un degrado ecologico irreversibile che incide pesantemente anche sulla salute dell´ uomo. Pertanto ogni soluzione innovativa nell´ ambito delle divulgazione scientifica, necessita di favorire il superamento delle conoscenze “meccaniche” acquisite durante tutta l´ epoca industriale le quali hanno preferenzialmente incentivato una economia basata sulla produzione di motori di ogni tipo e grandezza. Viceversa una attività divulgativa in favore dello sviluppo delle “scienze della vita” può essere orientata in modo da produrre quel cambiamento di mentalità che si è reso storicamente necessario per dare sviluppo alle conoscenze basate sulla bio-economia (KBBE = Knowledge Based Bio-Economy), come di fatto richiede l´ Unione Europea, al fine di sostenere ricerca e l´ innovazione scientifica e sociale contemporanea.