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Mente, Neuroscienze, Psicoterapia e Psicoanalisi

L’abitudine e l’assuefazione: il coping ai pensieri intrusivi

I PENSIERI INTRUSIVI

I pensieri intrusivi sono un fenomeno comune e spesso quotidiano nella vita quotidiana delle persone.                                    

Più di un report mostra che quasi la maggior parte delle persone viventi sperimentano uno o più pensieri dal contenuto violento o sessuale durante la giornata, senza alcuna ripercussione o volontà di attuazione (Belloch, Morillo, Lucero, Cabedo, Carrió, 2004).

Tuttavia, altrettante persone rimangono incastrate in un circolo ossessivo di risposta o di evitamento dei pensieri, spesso se legate a tratti caratteriali con forte ansia, ad un background culturale di forte impostazione morale o ad attuazioni ossessive – compulsive (Berry, Laskey, 2012).

I METODI TERAPEUTICI PER AFFRONTARE IL CIRCOLO OSSESSIVO DEI PENSIERI INTRUSIVI

I principali metodi per affrontare il disturbo ossessivo di risposta ai pensieri intrusivi sono quelli legati alla terapia cognitivo- comportamentale.

Per i metodi applicati e per l’approccio basato sull’evidenza della realtà e per l’evidenza della diffusione del fenomeno e della sua eventuale non pericolosità di attuazione dei pensieri, la terapia cognitivo- comportamentale è la più indicata, spesso accompagnata all’utilizzo di medicinali appartenenti agli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina come la sertralina quando la psicoterapia non risulta efficace da sola (Besiroglu, Çetinkaya, Selvi, Atli, 2011).

Fra i metodi più utilizzati e più efficaci per la cura dal ciclo ossessivo nei confronti dei pensieri intrusivi si trovano l’abitudine e l’assuefazione.

L’ABITUDINE E L’ASSUEFAZIONE

Lee Baer (1955 – 2017) è stato uno dei più noti esperti mondiali della cura del disturbo ossessivo – compulsivo, con la cattedra alla Harvard Medical School e direttore dell’unità di ricerca sulla cura del disturbo ossessivo compulsivo al Massachusetts General Hospital.

Nel suo saggio dedicato alla gestione e cura del disturbo ossessivo delle risposte ai pensieri intrusivi, “The Imp of the Mind” (2001),  Baer descrive come mezzi con maggiore efficacia nella ratio dei casi legati al problema l’abitudine e l’assuefazione ai pensieri intrusivi.                                                                                                                   L’esperto descrive come spesso il malessere creato dai pensieri intrusivi, solitamente peggiorato dai meccanismi di autodifesa del tentativo di sopprimere i pensieri e il rispondere ai pensieri, può essere gradualmente diminuito attraverso l’abituarsi al presentarsi dei pensieri senza rispondere al loro contenuto, vivendo l’ansia e il fastidio fisiologico ad esso legato, fino al vivere meno l’effetto di essi e di tornare a vivere una vita quotidiana senza il ciclo di risposta ossessivo, ovvero l’assuefazione.

Spesso il mezzo fisico di supporto alla terapia è il scrivere un diario o una lista dei pensieri e del loro contenuto, per poi registrarsi mentre lo si legge e ci si espone ai contenuti per raggiungere l’abitudine e la eventuale assuefazione (Baer, ibidem).

IL PANORAMA ATTUALE DELLA CURA DEI PENSIERI INTRUSIVI

Attualmente il fenomeno dei pensieri intrusivi viene nominato spesso con il termine di “Pure O” (OCD UK) e viene indicato come un vero e proprio malessere mentale, anche se il malessere mentale è legato al ciclo ossessivo di risposta ai pensieri e quindi il fatto è controverso e spesso controbattuto dalla ricerca scientifica (Williams, Farris, Turkheimer, Pinto, Ozanick, Franklin, Foa, 2011).

Bibliografia

  • Belloch, A., Morillo, C., Lucero, M., Cabedo, E., & Carrió, C. (2004). Intrusive thoughts in non‐clinical subjects: The role of frequency and unpleasantness on appraisal ratings and control strategies. Clinical Psychology & Psychotherapy: An International Journal of Theory & Practice, 11(2), 100-110.;      
  • Berry, L. M., & Laskey, B. (2012). A review of obsessive intrusive thoughts in the general population. Journal of Obsessive-Compulsive and Related Disorders, 1(2), 125-132.;
  • Besiroglu, L., Çetinkaya, N., Selvi, Y., & Atli, A. (2011). Effects of selective serotonin reuptake inhibitors on thought-action fusion, metacognitions, and thought suppression in obsessive-compulsive disorder. Comprehensive psychiatry, 52(5), 556-561.;
  • Baer, L. The Imp of The Mind. A Plume Book, 2001;
  • OCD UK, Does Pure O Exist?;
  • Williams, M. T., Farris, S. G., Turkheimer, E., Pinto, A., Ozanick, K., Franklin, M. E., … & Foa, E. B. (2011). Myth of the pure obsessional type in obsessive–compulsive disorder. Depression and anxiety, 28(6), 495-500.
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Giovanni C. Bruni

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