Come ogni conflitto armato è caratterizzato da evacuazioni, lacerazione affettive ,senso di impotenza e di inadeguatezza ma sopratutto da un’inibizione di espressione generalizzata sia per i soggetti sopravvissuti che non, questo complesso di elementi porta alla formazione di numerose forme di traumi psichici quello più evidenziato e “classico” è quello del PSTD ( Post Stress Traumatico) , è da queste componenti che nasce la necessità di creare uno (spazio-tempo) che permetta alla mente di metabolizzare , rielaborare e comprendere a pieno quanto sta accadendo contestualizzando il tutto al fine di comprendere quale azione è quella più idonea, i parametri di valutazione dell’idoneità hanno origine dalle esperienze passate che un individuo nel tempo ha sperimentato ma sopratutto dal tipo di personalità che nel tempo si è sviluppata nel momento in cui un soggetto è privatizzato da processi di “coping” o di “imprinting” nasce lo stress(Cortisolo) il quale se iper-intensificato si trasforma in trauma. Le persone affette da PTSD manifestano difficoltà al controllo delle emozioni, irritabilità, rabbia improvvisa o confusione emotiva, depressione e ansia, insonnia, ma anche la determinazione a evitare qualunque atto che li costringa a ricordare l’evento traumatico. Un altro sintomo molto diffuso è il senso di colpa, per essere sopravvissuti o non aver potuto salvare altri individui. Dal punto di vista più prettamente fisico, alcuni sintomi sono dolori al torace, capogiri, problemi gastrointestinali, emicranie, indebolimento del sistema immunitario. La diagnosi di PTSD arriva quando, sempre secondo il NIMH, il paziente presenta i sintomi caratteristici per un periodo di oltre un mese dall’evento che li ha causati.
-Definizione di Trauma
Il trauma psichico nasce quando un individuo sperimenta situazioni improvvise, imprevedibili e che vanno oltre i processi di coping e sperimenta un forte senso di impotenza l’insieme di questi elementi porta allo stress, cioè l’intensificazione del Cortisolo ( ormone dello stress) il quale a sua volta è suddiviso in un ormone Stereoideo , Noradrenalina e un neuro trasmettitore che propaga i segnali in tutto il corpo attraverso il sistema nervoso possiamo riassumere in poche parole che la reazione del corpo allo stress oppure ad un trauma si basa sulla formua ( flight or fight) . Gli esseri umani non hanno un sistema nervoso unico ma due, complementari tra loro: il simpatico,parasimpatico, nel caso della reazione allo stress, il sistema che si attiva è il parasimpatico. Sistema Nervoso simpatico è costituito da percorsi neurali “flight or fight” a reazione rapida , mentre il sistema parasimpatico invece è strutturato da percorsi neurali del riposo e dalla digestione a reazione lenta. Per coping si intende quella capacità di affrontare o gestire lo stress, è un concetto vasto che comprende qualunque pensiero o azione ci consenta di rendere più gestibile una situazione minacciosa. La psicologia divide il coping tra “basato sul problema” e basato sull’emozione. Sono le circostanze a determinare quale sia la reazione più adatta .Recenti ricerche dimostrano che i sopravvissuti affetti da Disturbo Post-traumatico da Stress (PTSD) non solo manifestano dei sintomi post traumatici – come intrusività, evitamento ed arousal – ma hanno anche livelli più bassi di cortisolo rispetto ai sopravvissuti senza Disturbo Post- traumatico da Stress. In questa tesi viene riportato uno studio su un caso singolo nel quale sono stati misurati i livelli di cortisolo urinario pre e post-trattamento EMDR (EyeMovement Desensitization and Reprocessing) in una ragazzina di quindici anni affetta da Disturbo Post-traumatico da Stress. L’obiettivo è determinare se il trattamento produce un decremento dei sintomi, misurati attraverso una valutazione testistica, e se a questo decremento è associato un aumento dei livelli di cortisolo urinario. I risultati indicano unadiminuzione dei sintomi che ha comportato una remissione del PTSD.Questi risultati confermano l’efficacia dell’EMDR (trattamento evidence-based) per la cura delDisturbo Post-traumatico da Stress e suggeriscono l’utilità di includere misurazioni neuroendocrine nella valutazione dei risultati.
A. La persona è stata esposta ad un evento traumatico nel quale erano presenti entrambe le caratteristiche seguenti:
1) la persona ha vissuto, ha assistito o si è confrontata con un evento o con eventi che
hanno comportato la morte, o una minaccia per la vita, o una grave lesione, o una minaccia all’integrità fisica, propria o di altri;
2) la risposta della persona comprende paura intensa, sentimenti di impotenza, o di orrore. *Nota Nei bambini questo può essere espresso con comportamento disorganizzato o agitato.
B. L’evento traumatico viene rivissuto persistentemente in uno (o più) dei seguenti modi:
ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell’evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni. Nota Nei bambini piccoli si possono manifestare giochi ripetitivi in cui vengono espressi temi o aspetti riguardanti il trauma;
2) sogni spiacevoli ricorrenti dell’evento. Nota Nei bambini possono essere presenti sogni spaventosi senza un contenuto riconoscibile;
3) agire o sentire come se l’evento traumatico si stesse ripresentando (ciò include
sensazioni di rivivere l’esperienza, illusioni, allucinazioni ed episodi dissociativi di
flashback, compresi quelli che si manifestano al risveglio o in stato di intossicazione). *Nota Nei bambini piccoli possono manifestarsi rappresentazioni ripetitive specifiche del trauma;
4) disagio psicologico intenso all’esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che
simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico;
5) reattività fisiologica o esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico.
C. Evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma e attenuazione della reattività generale (non presenti prima del trauma), come indicato da tre (o più) dei seguenti
elementi:
1) sforzi per evitare pensieri, sensazioni o conversazioni associate con il trauma;
2) sforzi per evitare attività, luoghi o persone che evocano ricordi del trauma;
3) incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma;
4) riduzione marcata dell’interesse o della partecipazione ad attività significative;
5) sentimenti di distacco o estraneità verso gli altri;
6) affettività ridotta (per es., incapacità di provare sentimenti di amore)
D. Sentimenti persistenti di aumentato arousal (non presenti prima del trauma), come
indicato da almeno due dei seguenti elementi:
Distinzione tipologia di traumi:
Gli eventi traumatici si possono distinguere in diverse categorie. Una prima categoria comprende eventi con una durata limitata nel tempo, come per esempio un incidente aereo o uno stupro che sono caratterizzati dall’impreparazione della vittima e dall’alta intensità. In alternativa, ci si può trovare di fronte a eventi sequenziali con possibile effetto cumulativo: sono quegli eventi a cui sono esposti coloro che lavorano in servizi di emergenza, come per esempio la polizia. Infine, ci sono eventi caratterizzati da
un’esposizione prolungata al pericolo, che possono provocare incertezza e sentimenti di impotenza: ne sono un esempio i combattimenti che implicano molteplici esposizioni o la violenza intrafamiliare reiterata, che pregiudicano i legami di attaccamento e un
fondamentale senso di sicurezza. Nonostante la capacità umana di sopravvivere e di adattarsi, le esperienze traumatiche possono alterare l’equilibrio psicologico, biologico e sociale delle persone al punto che il ricordo di un evento traumatico finisce per inquinare tutte le altre esperienze, deteriorando la capacità di apprezzare il presente.
Gli eventi traumatici, infatti, eludono i meccanismi attraverso cui normalmente
interpretiamo le nostre reazioni, quelle altrui e ci creiamo schemi di interazione con la realtà.