“Rientrate in rapport con il vostro inconscio e non sarete più soli per il resto della vostra vita” è stata una delle frasi di John Grinder che più ci risuona nella mente, dopo aver partecipato al corso NLP New Code, che si è svolto ad Agosto a Murcia, in Spagna.
Sentirla dire da uno dei fondatori della Programmazione Neurolinguistica, al termine di una mattinata dedicata a contattare ed entrare in rapport con il nostro inconscio è stato particolarmente potente.
Ecco la scena: una ragazza che sosteneva di non riuscire a captare i segnali della propria mente inconscia gli chiede aiuto e Grinder comincia a lavorare con lei, ottenendo dei segnali visibili anche ad un osservatore esterno (questione di calibrazione); ma lei continua a sostenere di non sentirli. Finché a un certo punto, tutti noi abbiamo potuto osservare una scena molto significativa e divertente.
Grinder, colloquiando con la ragazza, le fa delle domande a cui l’inconscio di lei rispondeva positivamente, mostrando lo stesso segnale non verbale osservato prima; il bello è che poi seguiva una risposta verbale (quindi cosciente) da parte della stessa donna ancora piena di dubbi. In pratica la mente inconscia di lei andava più d’accordo con Grinder della conscia…
Ecco che qui hanno preso ancora più forza altre sue parole:
“Probabilmente a questo punto del corso sono più in rapport io con l’inconscio di molti di voi di quanto lo siate voi”
e poi ancora
“Non fidatevi del linguaggio”
Quest’ultima frase non è male, se pensi che è detta da un linguista con la sua carriera alle spalle.
Insieme a Richard Bandler infatti negli anni settanta creò quel campo di studi e modello che è la PNL (Neuro Linguistic Programming – NLP). Adesso ha 73 anni portati magnificamente, è alpinista, free climber, cavallerizzo e mille altre cose. Dopo una laurea in Psicologia all’Università di San Francisco e un’esperienza nelle Forze Speciali in Europa ai tempi della Guerra Fredda, prese un dottorato in linguistica, sviluppando la grammatica trasformazionale di Noam Chomsky. E nel 1973, quando la PNL cominciò a prendere corpo, era già professore di linguistica all’Università della California Santa Cruz, dove cominciò a collaborare con Bandler e Pucelik.
Successivamente Bandler e Grinder si resero conto che la PNL delle origini, denominata NLP Classic Code aveva delle aree migliorabili. Ed allora entrambi separatamente svilupparono ulteriori modelli per facilitare il cambiamento e raggiungere l’eccellenza. Bandler dette vita all’NHR (Neuro Hypnotic Repatterning) e al DHE (Design Human Engineering), mentre Grinder, insieme a Judith DeLozier negli anni ’80 cominciò a sviluppare l’NLP New Code, poi approfondito con Carmen Bostic-St. Clair, una donna straordinaria (in tutti i sensi) e di origini italiane, che abbiamo avuto la fortuna di avere come trainer in questo stesso corso. Per approfondire l’argomento vi è un libro approfondito sulla materia Whispering In The Wind.
Ma di cosa tratta il New Code?
Essenzialmente degli stati di alta performance, o stati risorsa. Questi stati vengono raggiunti con la partecipazione attiva della persona e spesso attraverso dei giochi. L’elemento particolare è che lo stato di alta performance non ha né storia né contenuto, né comprensione conscia.
I “giochi” (games) sono disegnati con criteri assai precisi e stringenti e sono in grado di attivare circuiti neurologici, in entrambi gli emisferi, che rendono il cambiamento implicito nel contesto problematico o da migliorare, selezionato precedentemente dalla persona. Implicito nel senso che lo stato raggiunto diventa incongruente con il contesto problematico precedente.
Ogni gioco produce uno stato diverso e la chiave per riattivarlo sono i micro-movimenti muscolari utilizzati durante il gioco stesso.
I giochi vanno di pari passo con l’allineamento con la nostra parte inconscia, che abbiamo portato avanti lavorando con Carmen. Il principio è che, se hai una forte intenzione e sei congruente, l’inconscio ti supporterà e ti darà risorse per fare quello che vuoi.
Attenzione però: è vero che l’inconscio è il tuo migliore amico, ma se gli dici ‘ti chiamo domani’ e poi non lo fai, lui ti darà sempre meno feedback…