Il test AC-MT è nato come risposta all’esigenza di possedere uno strumento di valutazione delle abilità numeriche e di calcolo, esso consente di ottenere una misura soddisfacente dell’apprendimento del bambino mediante una procedura di somministrazione agile e veloce, con una lettura di punteggi riferiti a quattro indici fondamentali, due ottenuti dalla fase carta matita (individuale o collettiva) e due dalla fase individuale. I primi due indici si riferiscono alla variabile “accuratezza” pur riferendosi a modalità di raccolta dati diverse e a prove diverse. Il terzo indice si riferisce alla velocità di calcolo ed è chiamato “tempo totale”, prevede una somministrazione individuale. Il quarto indice, di “conoscenza numerica”, riguarda il possesso degli elementi base, relativi alla capacità di comprendere e produrre aspetti lessicali, sintattici e semantici del numero. Quando si vuole approfondire il caso può essere utile una lettura differenziata dei risultati delle singole prove o utilizzare il test originario ABCA (prova di II livello) a cui il test AC-MT si ispira. L’AC-MT è una prova oggettiva per accertare il livello di apprendimento del calcolo (valutazione di base) e le eventuali difficoltà di calcolo (diagnosi di I livello); è composto da sei versioni, una per ogni classe della scuola elementare (due per la classe prima), in modo da poter adattare gli item delle prove al livello cognitivo dei bambini e ai contenuti di apprendimento propri di ogni classe. La prima parte del test è quella carta-matita (individuale o collettiva) e prevede cinque prove:
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operazioni scritte: con questa prova si esaminano le capacità di applicazione delle procedure di calcolo (regole che stabiliscono la manipolazione da operare sui numeri per ottenere il risultato) e gli automatismi coinvolti (competenze di recupero veloce di risultati più o meno parziali).
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giudizio di numerosità: si presentano al bambino sei coppie di numeri chiedendogli di cerchiare quello più grande. È una prova di comprensione semantica che richiede però anche la competenza lessicale di lettura corretta.
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trasformazione in cifre: valuta il livello di elaborazione della struttura sintattica del numero che regola i rapporti tra le cifre che lo compongono, attraverso serie di cifre divise per categoria posizionale sulla base delle quali il bambino deve ricomporre il numero. (ad esempio “trasforma in cifre scritte 1 unità, 1 centinaio, 0 decine = 101”)
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ordinamento di numerosità dal minore al maggiore;
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ordinamento di numerosità dal maggiore al minore: queste due prove valutano la rappresentazione semantica dei numeri, attraverso il confronto fra quantità e ordini diversi.
Questa prima parte consente un accertamento generale delle abilità di calcolo per una verifica del livello della classe o per l’analisi delle competenze del singolo bambino. La seconda parte prevede la somministrazione individuale e misura la correttezza e la velocità nella soluzione delle prove proposte:
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calcolo a mente: il bambino deve risolvere 6 facili operazioni di addizione e sottrazione, facendo i calcoli a mente in modo veloce e corretto. Si misura il tempo per ogni operazione e si annotano le strategie visibili usate dal bambino, il tempo massimo per ogni operazione è di 30 secondi, passati i quali si considera il calcolo non superato e si registrano 30 secondi;
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calcolo scritto: la prova valuta le procedure attuate nel calcolo scritto e il tempo di esecuzione.
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enumerazione: in avanti e all’indietro, la prova è volta a capire la comprensione della sequenza dei numeri come sequenza memorizzata e la comprensione di ogni numero nell’enumerazione. (enumerazione in avanti per le classi prima e seconda e all’indietro per le altre classi);
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dettato di numeri: questa prova fornisce indicazioni sul funzionamento dei meccanismi sintattici e lessicali di produzione dei numeri.
- recupero di fatti numerici: la prova indaga la memorizzazione di combinazioni di numeri e l’accesso diretto, il tempo a disposizione è di 5 secondi per richiesta.
Questa seconda parte permette un’analisi più approfondita, controllata e specifica di particolari componenti implicate nelle abilità di calcolo e la creazione di un profilo personale del bambino. I dati normativi sono stati raccolti su un campione di 3.596 bambini. Tutti i punteggi della prova AC-MT sono stati raggruppati in 4 indici: Per la parte collettiva si ha un indice “operazioni scritte in classe”, che somma le risposte corrette delle operazioni scritte (componente di calcolo), e un indice “conoscenza numerica” che è il risultato della somma delle risposte corrette delle altre tre prove (giudizio di numerosità, trasformazione in cifre e ordinamento di serie – componente di comprensione e produzione). Per la parte individuale si ha un indice “accuratezza”, che somma tutti gli errori della parte individuale e un indice “tempo totale”, che è la somma di tutti i tempi parziali. La prestazione può essere interpretata facendo riferimento alle fasce di prestazione e ai dati normativi (meda, deviazione standard e percentili), il risultato rientrerà dunque in fascia ottimale (migliore è la prova, più ci si avvicina al 95° percentile), sufficiente, richiesta di attenzione o richiesta di intervento. Il test è di primo livello, risponde cioè alla domanda: c’è o non c’è un problema?
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Paviglianiti Lucia
Accettare, promuovere e valorizzare le differenze di tutti gli alunni, sostenendoli durante il loro percorso