Richard Bandler è come una droga… dopo aver partecipato a un suo corso, capisci che ti dà qualcosa “di più” in maniera diversa e dopo è naturale avere il desiderio di continuare a “frequentarlo” e di crescere in queste materie. Questa almeno è la mia esperienza.
Dopo essere stata al “Trainers training” a Orlando e aver tenuto in Italia i corsi di entrambe le specializzazioni in PNL, riconosciute dalla Society of Neuro-Linguistic Programming™, quest’anno è stata la volta di provare l’NHR ™ (Neuro Hypnotic Repatterning ™). Si tratta di una “tecnologia” che Bandler ha sviluppato come il DHE ™ (Design Human Engineering™) successivamente alla PNL e nella quale “si utilizza il processo ipnotico per ristrutturare le esperienze che le persone hanno a livello neurologico e chimico”.
Sono partita quindi alla volta di Brighton per il corso, organizzato in Europa da Kate Benson, International Director of Education per la Society of NLP ™, attraverso la sua azienda, la Matrix Essential Training Alliance.
Sono stati 6 giorni intensi e bellissimi, grazie ai quali ho potuto approfondire molti aspetti del percorso già intrapreso con la PNL, oltre ad aver scoperto molte altre nuove cose. In particolare ho potuto sperimentare – come dice Richard Bandler – l’arte di “sentirsi bene senza bisogno di alcun motivo” in modo che lo “stare alla grande diventi un’abitudine”.
Si tratta dell’abilità pratica di produrre cambiamenti chimici all’interno del nostro cervello, di acquisire una sempre maggiore flessibilità e capacità di “cavalcare le onde” (quelle del nostro cervello) più giuste.
Immaginate di pensare a qualcosa che da sempre suscita in voi un’emozione depotenziante: magari la paura di una certa cosa che in realtà non dovrebbe far paura di per sé; come per qualcuno ad esempio può essere il parlare in pubblico. Adesso immaginate che pensare alla stessa cosa susciti in voi divertimento o una leggera eccitazione o magari la frenesia di trovare subito un’opportunità per sperimentarvi in questa attività.
Certamente le emozioni legate a certi stati non piacevoli si possono cambiare in positivo nel corso della vita in modo naturale: in molti casi però occorrono anni o l’essere passati attraverso un sacco di esperienze, che possono rallentare la capacità di cogliere nuove opportunità e di raggiungere certi risultati.
Qui si parte dal lato opposto: “Quanto piacere sei in grado di sopportare?” Questa è la prospettiva di Bandler.
L’NHR ™ insegna a produrre cambiamenti automatici a partire dalle emozioni e dalle sostanze chimiche che le sensazioni positive sono in grado di generare al nostro interno. Chiunque può aver provato, almeno una volta nella vita, che essere nello stato giusto è ciò che fa la differenza più grande nella propria capacità di risposta a una situazione. Una cosa è dirlo, un’altra è sperimentare su di sé l’effetto di saturare la propria neurologia con gli stati e le sostanze chimiche che fanno stare bene e poi rendersi conto di aver perso la possibilità di deprimersi, preoccuparsi, etc…
Cambiare la chimica di uno stato depotenziante diventa il punto di partenza per cambiamenti più duraturi che si ottengono entrando in contatto più profondo con il nostro inconscio e il nostro corpo. E’ un po’ come dare il cambio all’autista del proprio autobus: la mente lascia il posto alle buone emozioni.
Le connessioni tra certi stimoli e le loro risposte mutano semplicemente, senza bisogno che nessuna sostanza chimica esterna entri in circolo nel nostro corpo: una sorta di droga fai-da-te auto-prodotta che non ha effetti collaterali se non quelli di liberare le proprie potenzialità.
Ognuno dei giorni trascorsi a Brighton è stato un nuovo assaggio delle infinite potenzialità della mente (l’altra) e del sistema corpo-mente ed è stato ancora più bello, non appena tornata da questa esperienza, poter mettere in pratica subito qualcosa nella parte finale del Master Practitioner in PNL della nostra scuola.